richiama (ancora) il possibile (mancato), forma di meta-desiderio che si aggrappa a sé stesso e a quella linea invisibile di curiosità tra occhi che si trovano divagano si trovano: ancora due tre volte, tornare a quelle pupille in tensione, ritrovarle: conferma: il nostro desiderio è fatto della stessa (non)materia (e di corpi che non saranno annusati, esplorati, corpi mancati-al-desiderio – che resta lì, sospeso, nell’aria mentre le iridi le gambe i pensieri camminano via, a perdersi, per sempre, come le parentesi lasciate aperte